Sistema di Gestione Integrato

Qualità organizzativa, sicurezza sul lavoro, sicurezza dati, responsabilità amministrativa

Il Sistema di Gestione Integrato di Labirinto cooperativa sociale è costituito da documenti pensati e condivisi per definire piani di azione, procedure, ecc. costantemente aggiornati, e ricercare una Qualità organizzativa secondo la norma UNI EN ISO 9001, dedicata a servizi alla persona erogati ai cittadini (organizzazione verticale), uffici amministrativi, gare e appalti, risorse umane, fornitori e acquisti, manutenzioni, ecc (organizzazione orizzontale).
Questo sistema richiede, come presupposto, un’organizzazione capillare sulla Sicurezza sul Lavoro secondo il D. Lgs 81/08, efficiente ed in continua evoluzione, per garantire al Lavoratore/trice, all’Ente committente/Utente (Cliente), condizioni di benessere, salute e sicurezza nell’ambiente in cui si opera. In collegamento a questi ultimi, Labirinto pone massima attenzione al Trattamento dei dati personali in base al D. Lgs 196/03, come modificato dal D.Lgs. 101/2018, e Regolamento europeo 679/2016 – GDPR e al Modello organizzativo per la gestione della responsabilità amministrativa in merito ai reati definiti dal D.Lgs 231/01.

Qualità organizzativa

Labirinto è certificata in base alla Norma UNI EN ISO 9001 dal 2006.
Quest’ultima è uno standard internazionale al quale le organizzazioni aderiscono volontariamente fornendo garanzia di efficacia ed efficienza dei servizi/prodotti offerti, prestando particolare attenzione alla Soddisfazione del Cliente (inteso sia come Ente committente sia come Utente/Famiglia/Tutore, ecc).
Ciò che evidenza il rispetto della norma è il lavoro professionale e quotidiano messo in rilievo nel “sapere” (conoscenza), nel “fare” (svolgere la mansione affidata) e soprattutto nell'”essere” (rappresentare il proprio ruolo, costruendo relazioni significative tra colleghi e con l’Utente/Cliente).

Tutte le professioni/mansioni hanno l’obbligo di rendicontare il lavoro svolto, di “rendere conto”, di sottoporsi al controllo e alla valutazione.
Non rappresenta in particolare la “qualità del lavoro” relazionale, metodologico in base alla tipologia di servizio (assistenziale, educativo, riabilitativo, formativo, ecc) ma è un “metodo” per evidenziare, dimostrare, organizzare la qualità del lavoro svolto.

Sono molteplici le linee su cui Labirinto si muove per migliorare la qualità dei servizi offerti:

  • attività di studio e di ricerca: attiviamo in proprio o in collaborazione con università, istituti scientifici riconosciuti e professionisti, per la progettazione di nuovi interventi per rispondere ai bisogni socio sanitari rilevati nei territori di riferimento.
  • coordinamento dei servizi: mettiamo sempre a disposizione un Responsabile di settore e un Coordinatore o Referente di ogni gruppo di lavoro, anche quando non è direttamente espresso dal budget definito.
  • rilevazione della qualità percepita dai Clienti/Utenti dei servizi: rileviamo ogni anno il grado di soddisfazione, somministrando un questionario mirato per tipologia di servizio. I risultati dell’indagine vengono debitamente restituiti in momenti assembleari.
  • formazione del personale: garantiamo ad ogni figura professionale ogni anno la formazione continua e l’aggiornamento. Organizziamo corsi in base alle richieste e necessità dei singoli servizi per dare una risposta a problematiche peculiari e specifiche.
  • certificazione della conformità dei processi produttivi e delle procedure organizzative: coinvolgiamo enti accreditati per verificare l’osservazione di norme della qualità nazionali, europee ed internazionali.
certificato uni en iso 9001
numero iqnet
Responsabilità datore di lavoro e direzione generale
Procedura ambiente
politiche per la qualitÀ
Manuale della qualitÀ
Customer satisfaction

Sicurezza sul lavoro

Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 – Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in misure di prevenzione e protezione (tecniche, organizzative e procedurali), che devono essere adottate dal Datore di lavoro, dai suoi collaboratori (Dirigenti e Preposti) e dai Lavoratori stessi.
Le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni ai Lavoratori e a quanti si trovano, anche occasionalmente, all’interno dell’Azienda. Per quanto attiene l’applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, il Datore di lavoro, nella figura del Presidente Davide Mattioli, ha effettuato le seguenti nomine al fine di istituire il Servizio di prevenzione e protezione:

  • responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP): Simona Romano;
  • rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): Cinzia Pedini; Monica Bacchiani; Elena Cesaroni; Barbera Concetta Giuliana (Arese).
  • medico competente: Paolo Amatori; Patrizio Lucchetta (provincia di Pesaro e Urbino); Cristina Fregonara (Massignano); Mauro Manzone (Lazio);
  • addetti per le emergenze/antincendio e addetti per il pronto soccorso: i nominativi degli addetti al nucleo emergenza sono evidenziati nel Documento di valutazione rischi per gruppi omogenei di mansioni;
  • preposti per le varie attività: i nominativi dei preposti sono evidenziati nel modulo IRGQ04 Organigramma e nucleo emergenze, esposto in ogni servizio/ufficio.

Il Servizio di prevenzione protezione per rispondere ai principali adempimenti richiesti dal D.Lgs 81/08, nel rispetto della normativa corrente e sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale, ha elaborato:

  • documenti di valutazione dei rischi (DVR) strutturali (sedi operative) e per gruppi omogenei di mansione;
  • valutazioni specifiche di tutti i rischi a corredo dei DVR;
  • misure preventive e protettive (istruzioni, procedure, divieti, ecc.);
  • piano delle visite di sorveglianza sanitaria;
  • attività di informazione e formazione per i dirigenti, preposti e rappresentanti dei lavoratori;
  • attività di informazione in base all’art.36 e attività di formazione in base all’art.37;
  • verbale della riunione periodica di sicurezza.
  •  Ro

Trattamento dei dati personali

Il titolare del trattamento dei dati è Labirinto cooperativa sociale p.a. – rappresentata dal legale rappresentante – Davide Mattioli.
Il Titolare ha incaricato il DPO (responsabile della protezione dei dati) nella figura dell’avvocato Paola Mazzocchi Studio – Legale Associato Mazzocchi, Stacchiotti & Caucci, in base all’art. 37 – Regolamento generale sulla protezione dei dati – UE 2016/679 (GDPR).

Art. 39 Compiti del responsabile della protezione dei dati.

1.Il responsabile della protezione dei dati è incaricato almeno di:

a) informare e fornire consulenza al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento nonché ai dipendenti che eseguono il trattamento in merito agli obblighi derivanti dal presente regolamento nonché da altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati;
b) sorvegliare l’osservanza del presente regolamento, di altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati nonché delle politiche del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento in materia di protezione dei dati personali, compresi l’attribuzione delle responsabilità, la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle connesse attività di controllo;
c) fornire, se richiesto, un parere in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliarne lo svolgimento ai sensi dell’articolo 35;
d) cooperare con l’autorità di controllo;
e) fungere da punto di contatto per l’autorità di controllo per questioni connesse al trattamento, tra cui la consultazione preventiva di cui all’articolo 36, ed effettuare, se del caso, consultazioni relativamente a qualunque altra questione.

2. Nell’eseguire i propri compiti il responsabile della protezione dei dati considera debitamente i rischi inerenti al trattamento, tenuto conto della natura, dell’ambito di applicazione, del contesto e delle finalità del medesimo.

disciplinare interno

responsabilità amministrativa

Labirinto ha definito un Modello organizzativo per la gestione della responsabilità amministrativa in merito ai reati definiti dal D.Lgs 231/01.
Il Modello 231 è il sistema che l’impresa definisce e adotta per assicurare comportamenti responsabili e rispettosi delle norme attinenti alla responsabilità di impresa.
Labirinto ha deciso di adottare il Modello 231 perché vuole operare con la massima attenzione nella responsabilità dell’impresa, anche se dal punto di vista giuridico il documento non è obbligatorio.
Il Modello 231 di gestione e controllo consiste in un insieme di elementi che vanno a costituire un sistema di gestione preventiva del rischio. In pratica si tratta di disposizioni organizzative, modulistica, procedure, codici di comportamento, software, commissioni, ecc. concepiti in maniera tale da rendere molto bassa la probabilità di commissione di determinati reati (i reati presupposto).
Gli elementi principali sono:

  • individuazione delle aree di rischio,
  • principi e procedure di controllo,
  • adozione di un documento che disciplini i comportamenti (adozione di un codice etico),
  • istituzione di un organismo di vigilanza e adozione di un sistema disciplinare e sanzionatorio.


Labirinto attuerà il Modello 231 nell’attività quotidiana, sottoponendosi alla verifica continua da parte dell’Organismo di Vigilanza, composto da tre professionisti esterni. L’autonomia, l’indipendenza, la professionalità e la continuità d’azione sono i principali attributi che lo caratterizzano. L’indirizzo di posta elettronica utile le segnalazioni all’Organismo di vigilanza è: odv@labirinto.coop.
L’Organismo di Vigilanza è generalmente responsabile di:

  • proporre gli adattamenti e aggiornamenti del Modello (ad esempio, a seguito di mutamenti nell’organizzazione o nell’attività della società, di modifiche al quadro normativo di riferimento, di anomalie o violazioni accertate delle prescrizioni del Modello stesso);
  • vigilare e controllare l’osservanza e l’efficace attuazione del Modello da parte dei destinatari (ad esempio, verificando l’effettiva adozione e la corretta applicazione delle procedure, etc.);
  • gestire o monitorare le iniziative di formazione e informazione per la diffusione della conoscenza e della comprensione del Modello da parte dei relativi destinatari;
  • gestire e dare seguito alle informazioni ricevute sul funzionamento del Modello.


La lista dei reati compresi nel Decreto copre potenzialmente tutte le aree di attività dell’impresa:

  • reati contro la salute e sicurezza sul lavoro;
  • reati contro la Pubblica Amministrazione;
  • reati societari;
  • delitti con finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico;
  • delitti contro la personalità individuale;
  • manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate;
  • reati transnazionali (riciclaggio, traffico di migranti);
  • reati di criminalità informatica;
  • illeciti ambientali.

CODICE ETICO L. 231/01

SISTEMA SANZIONATORIO RISORSE UMANE L. 231/01

TABELLA ANALISI DEI RISCHI DEL MOGC L. 231/01