Cari colleghi e care colleghe, soci e socie,
è quasi passato un anno dallo scoppio della pandemia, un anno in cui la nostra quotidianità è stata stravolta: stanchezza, disorientamento, paura e incertezza ci hanno accompagnano ogni giorno, per tutti questi mesi. Nell’arco di brevissimo tempo ci siamo trovati a vivere una situazione eccezionale, mai accaduta nella lunga storia della nostra cooperativa: un contesto nuovo, priorità cambiate, certezze diventate interrogativi.
Fin da subito la nostra preoccupazione principale è stata compiere quanto necessario e possibile per tutelare la nostra e la salute delle persone di cui ogni giorno ci occupiamo con attenzione e diligenza. Questo evento inaspettato infatti ci ha reso ancor più coscienti di quanta responsabilità comporta il nostro lavoro: il Covid-19 ci ha mostrato in modo evidente come le persone più fragili e più vulnerabili siamo quelle maggiormente esposte ai pericoli del contagio e come il nostro lavoro quotidiano di cura, sia fondamentale per la loro protezione e la loro stessa vita.
Nonostante le difficoltà generate da un evento inaspettato che ha colto tutti, con grande impegno e senso di responsabilità abbiamo imparato a proteggerci per proteggere. Abbiamo indossato mascherine, calzari, tute, abbiamo posto le barriere opportune che ci hanno distanziati, che hanno limitato il contatto fisico, ma che ci hanno aiutato a contenere il contagio di un virus che, dopo un anno dalla sua comparsa, ancora per molti versi è un’incognita.
Oggi il momento difficile non è ancora passato. Stiamo continuando ad attraversare un periodo pieno di disagi e fatiche, fisicamente e emotivamente impegnativo per noi, per le persone a noi vicine e anche per quelle lontane. A distanza di un anno, abbiamo però a disposizione maggiori strumenti che ci fanno essere ottimisti nel superare questa ondata pandemica in modo definitivo, insieme.
Abbiamo infatti la possibilità di moltiplicare le misure per proteggere noi stessi e proteggere le persone a noi affidate. Insieme possiamo fare qualcosa in più per fare in modo che il Covid-19 non leda la salute nostra e dei nostri cari, degli utenti e delle loro famiglie, della nostra cooperativa, sovraccarica di oneri organizzativi ed economici che aggravano le già ben note difficoltà.
A oggi il vaccino contro il Covid-19 è lo strumento più efficace che può permettere a tutti noi di tornare al più presto a quella che abbiamo sempre considerato la normalità: stare vicino ai nostri cari, poterli abbracciare, poter trascorrere insieme momenti sereni e felici, senza il dubbio di poter far loro del male.
Nella quotidianità lavorativa la protezione della vaccinazione è la nostra risorsa principale per prevenire altri contagi, per darci la possibilità di operare in totale sicurezza, evitando di subire nuovamente le gravi perdite causate della pandemia, che stanno lasciato un segno pensante nelle nostre comunità. La tutela del vaccino ci permetterà di ritrovare la prossimità, la vicinanza, quel contatto fisico a lungo negato e che, per le persone che ogni giorno assistiamo, significa piena fiducia, forte sostegno, sincera accoglienza e una relazione personale autentica, che, molto spesso, rappresenta il primo passo verso un miglioramento delle condizioni fisiche e mentali, un importante stimolo per favorire la ripresa.
La campagna vaccinale anti Covid-19 promossa dal Ministero della Salute ha già preso avvio, anche nelle strutture in cui operiamo. Nel rispetto della libertà di ciascuno, l’invito che rivolgiamo alle socie e ai soci, alle lavoratrici e lavoratori è di continuare a impegnarsi al meglio e con grande senso di responsabilità per quello che compete ciascuno, pensando seriamente alle conseguenze che la scelta di non vaccinarsi comporta, sulla salute collettiva in primis e anche sulla difficoltà della gestione dei servizi della cooperativa, in un periodo in cui la fine della pandemia sembra ancora lontana.
L’invito è rivolto a tutti coloro che operano in Labirinto e non solo a coloro che ogni giorno sono a contatto con persone fragili e vulnerabili. Ciascuno di noi è chiamato a cooperare per il bene della comunità in cui viviamo, attraverso un gesto che ha un forte valore civico. Mai come in questo momento il comportamento responsabile di ognuno di noi porterà conseguenze positive sulla salute di chi ci sta vicino: un collega in ufficio, in un centro diurno, in una casa di riposo o di accoglienza, in famiglia, tra amici.
Insieme, con l’impegno e la responsabilità di ciascuno, possiamo superare questo periodo di grande incertezza e difficoltà.
Il Presidente
Davide Mattioli
