Si può fare, per dare voce alle persone, al mondo del volontariato e al Terzo settore
29 Luglio 2021La rivista nasce per condividere storie, esperienze e competenze attive nella provincia di Pesaro e Urbino.
É in uscita il primo numero della rivista “Si Può Fare”. Il progetto, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha come partner capofila Reciproca Onlus, affiancata dall’Associazione Insieme Odv e dall’Associazione di promozione sociale Biricoccolo.
Si Può Fare nasce per condividere storie, esperienze e competenze attive nella provincia di Pesaro e Urbino. Per dar voce alle persone, con particolare attenzione al mondo del volontariato e al Terzo settore in generale.
Si Può Fare è il sociale che si racconta, per attivare un processo di riconoscibilità e reciprocità, per favorire pratiche di rete e confronto, per attivare una narrazione territoriale diffusa e nuove visioni per il futuro. É un invito a essere curiosi che non si esaurisce nelle pagine del tabloid, ma che continua e si amplia in versione digitale, assieme ai contenuti multimediali della piattaforma editoriale Primo.
Tra gli obiettivi del progetto, grazie al contributo dell’Associazione Genìa Odv, c’è quello di sensibilizzare i lettori sul tema del superamento delle difficoltà comunicative e dell’accessibilità dei contenuti, attraverso il racconto di esperienze virtuose legate all’utilizzo della Comunicazione Aumentativa e Alternativa.
Si Può Fare è quindi un luogo d’ispirazione, conoscenza e approfondimento. E sarà incentrato su sei tematiche, che faranno da sfondo alle uscite della rivista. Il primo numero è dedicato all’Ambiente, gli altri si occuperanno rispettivamente di Cultura, Innovazione, Comunità, Sport e Sociale.
Si Può Fare nasce come progetto di sei uscite, una risposta alla mancanza di comunicazione sociale lasciata da PerchèNo?, rivista ideata nel 2011 da Marcello Secchiaroli e pubblicata senza interruzioni per 7 anni. Marcello Secchiaroli e Michele Gianni, direttore responsabile di PerchèNo?, hanno messo insieme associazionismo, cooperazione sociale, persone impegnate nel volontariato e nel sociale, chiedendo loro un sostegno economico alla pubblicazione e al tempo stesso coinvolgendole nella pianificazione editoriale e nella redazione degli articoli. Impossibile citare le centinaia di associazioni, cooperative ed esperienze grandi e piccole che hanno avuto modo di raccontarsi sulle colonne di PerchéNo?, distribuito tra Pesaro, Fano, Urbino e Senigallia in 7.000 copie, parte delle quali diffuse gratuitamente nelle edicole delle maggiori città della provincia.
PerchèNo? è stata presente e protagonista del dibattito su questioni che hanno segnato la vita delle nostre comunità nella seconda decade del XXI secolo, ha ospitato collaborazioni del tutto gratuite di personaggi di spicco della cultura locale, si è aperta alle esperienze del Sud delle Marche, anticipando un confronto su alcuni temi tra diverse realtà regionali, e ai giovani, negli ultimi numeri.
“PerchèNo?”, con quel punto di domanda dopo la negazione, indicava una possibilità.
“Si può fare” è già un’affermazione più risoluta. L’idea di fondo, quella di raccontare, confrontarsi, proporre, è la stessa. L’auspicio è che questa nuova esperienza smuova le acque e stimoli fermenti tali da tenere in vita questa idea anche oltre l’esaurirsi del finanziamento regionale.