Dove vanno le rondini quando non le vediamo più? Restano rintanate nei nidi o volano così in alto da essere invisibili ai nostri occhi? Quanto possono volare in alto le rondini?
Margherita, Xenia e Francesca completano con successo il loro percorso scolastico per diventare maestre. Ma i problemi e le difficoltà iniziano dopo il conseguimento del diploma. Perché queste ragazze, che hanno studiato e preso il loro titolo di studio, non possono pensare di lavorare a contatto con i bambini? Per il fatto che sono disabili? Cosa rende difficile questo passaggio?
E’ stato un po’ come far tornare le rondini. Bisogna pensare al clima, all’aria calda e pulita. Bisogna preparare cornicioni e convincere i vicini a non abbattere i nidi. Vanno tenuti lontani i corvi, che, prima o poi, arrivano. E poi bisogna immaginare le traiettorie, spostando pali o facendo crescere siepi e alberi. Sapendo che voleranno come sapranno e vorranno fare.
Margherita, Xenia e Francesca hanno bisogno di una qualifica ufficiale e di un percorso formativo strutturato e certificato: un corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo, tre allieve con diploma del liceo psicopedagogico, tre educatrici tutor che le seguano nel loro percorso quotidiano di conoscenza del Nido e di acquisizione di competenze operative.
Le allieve sono sono state ampiamente supportate dalla Cooperativa con coraggio: non quello degli eroi solitari, ma del gruppo che cerca e trova il sostegno reciproco!
Infatti, per quanto impegno e competenza ci metta la Cooperativa Labirinto, non si tratta di una cosa che può affrontare da sola. Allora dà via a una organizzazione collettiva con i soggetti che hanno promosso e condiviso l’esperienza: il Comune di Fano che ha la responsabilità dei servizi educativi, le Associazioni di Familiari che con il loro vortice di aspettative e timori forniscono ugualmente carburante al cuore e alle emozioni; la cooperativa sociale Crescere, che insieme a Labirinto ha fornito al progetto spazi e professionalità con una miscela di entusiasmo e concretezza nell’organizzazione sono in grado di coordinare tutto, il Centro per l’Impiego per dare valore al percorso professionalizzante, la Provincia e, soprattutto, le Educatrici che si sono messe a seguire il percorso di ciascuna ragazza. Tutti insieme uniti in uno slancio umano, ma serio e determinato.
L’impegno viene gratificato alla fine del biennio formativo: le ragazze vengono inserite in servizi educativi di Labirinto, come assistenti per l’infanzia.
Saranno assunte perché utili! Non si fanno regali: non si mettono le rondini nelle gabbie dorate! La fatica c’è e l’impegno da metterci è tanto!
Le rondini. Stiamo provando a farle tornare. Che poi magari sono sempre state qui. Se prestiamo attenzione, si sente come spostano l’aria e fanno ballare le nuvole.
Raccontata da Vittorio