Da dove ti entrano le note musicali? Dall’orecchio? Lì, così vicino al cervello…
Suonano come una ninna nanna tranquilla… ritmica… cullano come nel grembo materno… una melodia sincera crea armonia tra le persone. Un piacevole dondolio nel viaggio delle note dal cervello al cuore.
Ambra è giovane e ama molto il suo lavoro di assistente scolastica nella Cooperativa Labirinto di Pesaro. Ha un convinto e profondo senso civile. Sorride sempre a tutti e sa che i modi per fare del bene sono numerosi e lei li vuole soddisfare il più possibile.
Dall’essere educatrice scolastica fino ai gruppi d’acquisto equosolidale, Ambra è sempre disponibile e propositiva. La sua giovane età la rende ancora più dinamica e attiva: è un vulcano di idee e positività! Anche con Sofia lo è stata. Se Ambra ha 25 anni, Sofia non ne ha molti di meno. Sono quasi coetanee, ma Ambra ha il compito di prendersi cura di lei, di capirla, di soddisfare i bisogni che Sofia non sa pronunciare. Sofia è altrove. Non si sa dove. L’autismo la chiude in se stessa, la isola… le dà dei ritmi che il mondo non sa leggere, ma che per lei sono essenziali e vitali. Il ritmo. Rassicurante ritmo.
Ambra fa sempre del suo meglio con tutti, ma Sofia le dà qualche pensiero di più: vorrebbe poter entrare in contatto con lei per capirla meglio. Inizia ad osservarla attentamente per trovare qualche utile indizio per “parlare” con lei. La osserva mentre guarda immobile la finestra. La osserva mentre tentenna il corpo su se stessa come un instancabile pendolo. La osserva mentre raccoglie le mani nelle mani alla ricerca di qualche risposta. La osserva, un giorno, mentre canticchia a mezza voce…
Da ragazzina Ambra aveva imparato a suonare il violino e di recente l’ha ripreso a usare per uno spettacolo da allestire per la Cooperativa. Le piace suonarlo: le dà delle piacevoli sensazioni. E se le desse anche a Sofia?
Prende violino e archetto e si avvicina lentamente a Sofia. Lei sembra non vederla. Ambra le mostra lo strumento più da vicino, ma ancora Sofia sembra non notare nulla. C’è da fare un ultimo tentativo: le dita cadono sicure sull’archetto, il violino si avvicina al suo orecchio appoggiandosi alla spalla, le note iniziano a scorrere nell’aria mentre Ambra ripete con lo strumento la melodia che Sofia prima canticchiava.
Sofia blocca la sua immobilità e lascia entrare dentro di sé le note che le stanno passando così vicine. Inizia a dondolarsi su quell’armonia e instaura per la prima volta un vero rapporto di dialogo con Ambra. Finalmente possono scambiarsi messaggi sotto forma di fraseggi musicali. Sembra poca cosa, ma è una grande conquista. Sofia è sempre chiusa nel suo autismo e le forme di comunicazione sono un miracolo!
Ambra ha trovato un modo per dialogare con Sofia, anche se non è così facile come sembra. Quando Ambra suona, Sofia risponde trasalendo dal suo mondo privato. Ma non sempre! Ha bisogno della giusta intonazione che Ambra ha dovuto codificare per rispondere. C’è qualcosa di speciale in quelle note che Ambra e Sofia sanno ormai riconoscere e scambiarsi come a un gioco con la palla.
Per la Cooperativa Labirinto questo è un grande valore aggiunto da inserire nel suo curriculum professionale. Dopo aver affrontato una disabilità così misteriosa e complessa con buoni risultati è ora in grado di rasserenare altre famiglie con lo stesso problema.
Il sottile piacere dello scorrere dell’armonia tra le corde, entra anche nei cuori più chiusi.
Raccontata da Michele