Gli operatori di Labirinto impegnati nella costruzione di una rete che coinvolge tutti gli attori che si occupano di welfare per supportare concretamente le famiglie straniere con minori che vivono situazioni di disagio.
Continuano le attività del progetto RITI, Reti Inclusive Territoriali e Integrate per migliorare la condizione delle famiglie straniere con figlie e figli minori. Il progetto vede come capofila la Prefettura di Pesaro e come partner Labirinto e gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Pesaro Urbino insieme all’Università di Urbino.
L’obiettivo è costruire una rete, con tutti gli attori che si occupano di welfare, che possa attivarsi per risolvere tempestivamente le situazioni complesse, indirizzando le famiglie straniere con minori verso i servizi già a disposizione e, se necessario, migliorare i servizi già esistenti.
Per il progetto RITI, Labirinto si è mossa in prima battuta per far dialogare gli assistenti sociali degli ATS coinvolti: Pesaro, Fano e Urbino. L’incontro tra i diversi operatori ha l’obiettivo di prendere in carico 20 famiglie straniere che vivono una situazione difficile e, al contempo, analizzare le necessità di ciascun territorio. Tra le azioni di Labirinto anche l’avvio di un’attività educativa sperimentale che copre una ampia fascia di risorse: dai servizi domiciliari, aiuto compiti fino a un’educativa genitoriale più complessa. In questo modo la collaborazione tra chi si occupa di welfare sul territorio potrà generare un’équipe multidisciplinare per agevolare le difficili situazioni di bambine e bambini, ma anche dei genitori spesso soli, senza un lavoro stabile e senza l’appoggio e il sostegno di amici o altri familiari.
Labirinto sarà inoltre impegnata a stilare un protocollo d’intesa tra il territorio e la Prefettura. L’obiettivo è favorire una procedura condivisa per supportare e aiutare concretamente le famiglie straniere che vivono situazioni di disagio. Per fare ciò, gli operatori di Labirinto organizzeranno incontri per sviluppare e mantenere la rete delle realtà che si occupano di welfare sul territorio, dando vita, in particolare, a un Tavolo di lavoro interistituzionale. Questa sarà l’occasione per far incontrare e dialogare tutti i componenti della rete locale: servizi sociali, educativi, distrettuali, scuole, associazionismo.
Durante gli incontri si tratteranno diversi temi: i problemi e risorse socio-educative nella relazione tra scuola e famiglie immigrate, come la conoscenza dell’italiano sia uno strumento, tra gli altri, di integrazione dei migranti adulti, il disagio abitativo e la violenza domestica, quali sono i servizi per gli stranieri e le famiglie immigrate, il mercato del lavoro per migranti e rifugiati, l‘integrazione per i minori stranieri non accompagnati, per le donne e i migranti di religione islamica, fino agli strumenti e metodologie per consolidare la rete territoriale di intervento.
Insieme sarà possibile comprendere come intervenire per aiutare famiglie e minori stranieri e poi stabilire, ancora insieme, una modalità condivisa per contrastare il disagio dei nuclei familiari e dei minori: azioni di sostegno integrate e replicabili e strumenti di lavoro comuni.
