Successo per il convegno promosso da Labirinto e Utopia, svoltosi a Cagli e dedicato all’approfondimento della pionieristica esperienza della comunità per minori con problemi di salute mentale Acquaviva” di Cagli.
La platea ed i primi ordini di palchi del teatro comunale di Cagli gremiti per il convegno che ha proposto a operatori provenienti da ogni parte d’Italia l’approfondimento dell’esperienza pilota nata a Cagli una decina di anni fa con l’apertura della prima comunità per minori con problemi di salute mentale nella nostra regione.
Un’esperienza che è cresciuta fino a trasferirsi da una frazione appenninica al centro abitato di Cagli, raddoppiando l’originale comunità in due strutture divise per fasce d’età (9-4 anni e 14-18), con un’utenza proveniente in gran parte da fuori regione, che occupa oggi 24 operatori.
Il convegno ha raccontato questa esperienza, anche con l’ausilio di alcuni filmati girati con gli utenti delle comunità, mettendo al centro l’importanza del rapporto con la comunità locale in cui le strutture sono inserite.
Di rara efficacia la lectio magistralis del prof. Gustavo Pietropolli Charmet che in 30 minuti ha affrontato con chiarezza ed incisività il tema del dolore che provano i ragazzi che in giovanissima età escono dalla propria famiglia per entrare in comunità e della necessità di chi li accoglie di co-gestire ed accompagnare questo dolore.
Il convegno di Cagli fa parte di una serie di iniziative che il Centro di Formazione e Orientamento di Labirinto, accreditato nel 2014 per il rilascio di crediti formati ECM (educazione continua in medicina) sta proponendo con successo agli operatori socio-sanitari.
La giornata è stata conclusa con un emozionante spettacolo che ha aperto la rassegna “attori diversamente attori” del Teatro Comunale di Cagli, sotto la nuova direzione di Sandro Pascucci. La compagnia “Accademia delle diversità” di Bolzano di retta da Antonio Viganò ha proposto “Personnages”, liberamente tratto dai “Sei personaggi in cerca di autore” di Pirandello, con la coreografia di Julie Stanzak.
